Preistoria Storia di I

La vita dell’uomo sulla Terra è iniziata circa 65 milioni di anni fa; la storia viene suddivisa in due parti principali: la preistoria e la storia. Le tracce della preistoria ci sono arrivate attraverso i fossili. Il passaggio tra la preistoria e la storia è segnato dall’invenzione della Scrittura, ad opera di un popolo chiamato Sumeri nel 3200-3000 a.c. circa, quando compaiono le prime tracce di scrittura. Il periodo preistorico può essere suddiviso in due parti, in base all’utilizzo della pietra, che in greco si chiama “lithos”; la pietra era un oggetto fondamentale perché veniva usata per tutto, dalla guerra alla caccia. Il primo momento è il Paleolitico, cioè l’Età della Pietra Antica, ovvero non lavorata. Il Neolitico, o Età della Pietra Nuova, è un momento durante il quale l’uomo inizia a lavorare la pietra per ottenerne lance o strumenti. Tra il Paleolitico e il Neolitico, di solito, si inserisce un altro periodo, detto Mesolitico, l’età della pietra di mezzo, durante il quale si hanno scoperte e invenzioni che portano alla Rivoluzione Neolitica. I primati sono scimmie che vivevano sugli alberi; avevano dita flessibili e il pollice opponibile: in questo modo potevano impugnare gli oggetti e arrampicarsi. Un’altra importante caratteristica dei primati era la vista binoculare. Tra i primati iniziano a distinguersi le scimmie antropomorfe, simili all’uomo: vivevano nelle foreste dell’Africa e dell’Asia ed erano diffuse soprattutto sugli alberi, dove potevano mangiare frutti e scappare dai predatori. Poi, grazie alla posizione eretta, aumenta la dimensione del cervello portando l’evoluzione degli ominidi verso quello che conosciamo come “homo habilis”.

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